In un contesto storico e sociale sempre in movimento l’arte digitale, ossia quella forma di espressione artistica che utilizza tecnologie digitali come strumento principale di creazione, produzione e/o distribuzione dell’opera, sta assumendo un ruolo sempre più decisivo. Il Concilio Europeo dell’Arte è da sempre impegnato nel dare valore a tutte le forme d’arte e ne ha dato dimostrazione ospitando mostre dedicate parallelamente agli eventi de La Biennale di Venezia.
L’arte digitale è destinata a vivere una continua evoluzione, spinta dalla costante innovazione tecnologica e dall’interazione sempre più intensa tra artista e pubblico. Nei prossimi anni assisteremo all’espansione di tecniche come la realtà aumentata, la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale, che apriranno scenari inediti per la creazione artistica. Si svilupperanno ambienti immersivi e opere interattive capaci di coinvolgere emotivamente e sensorialmente gli spettatori, abbattendo i confini tradizionali tra autore e fruitore. Questi sviluppi, insieme all’avvento di piattaforme virtuali innovative, promettono di trasformare profondamente il panorama culturale globale, portando l’arte digitale al centro della scena creativa contemporanea.
“L’arte è creata dall’uomo, per gli altri umani. Non è sempre stato così. Gli antichi greci sentivano che l’arte e la creatività provenivano dagli dei. L’ispirazione era ispirazione divina”. Questo approccio all’arte sta rapidamente cambiando in funzione del nuovo ruolo giocato dall’Intelligenza Artificiale e la sua straordinaria capacità di modificare gli algoritmi e le modalità di interazione con gli esseri umani. Nell’edizione 2022 della Biennale d’Arte di Venezia ha fatto la sua comparsa AI.DA Robot, l’artista umanoide ultrarealista più famosa dell’art world», così come la descrivono i suoi creatori. La mostra “Leaping into the Metaverse”, organizzata negli spazi di InParadiso Art Gallery, ha richiamato un incredibile numero di visitatori, incuriositi da questo nuovo modo di concepire l’arte.